15 giugno 2013 - Alessandria spettacolo teatrale "Apokalypsis pour homme" alla casa di quartiere

Il 15 giugno alle 21.30 proporremo presso la Casa di Quartiere di via Verona 116 ad Alessandria il nostro nuovo spettacolo teatrale "Apokalypsis pour homme".
Lo spettacolo è di argomento pacifista e surreale nella forma. Ha ottenuto il patrocinio del Comune di Alessandria, dell'ISRAL (Istituto per la Storia della Resistenza in provincia di Alessandria) e dell'Associazione per la pace e la nonviolenza di Alessandria. L'ingresso è gratuito (gradita offerta a favore della Casa di Quartiere).

Un breve testo di tono ironico per illustrare il contenuto dello spettacolo

Commedia apocalittica antimilitarista fruibile senza difficoltà sia come aperitivo che nel romantico dopocena con il tuo partner. Contiene: due loquaci condottieri, cinque dichiarazioni di guerra, pochi milioni di vittime, un solo dio ma inevitabilmente e coerentemente schierato dalla nostra parte. In evidenza: il Colonnello Perelman (ufficiale esperto, brillante stratega, sostenitore dei valori tradizionali) e il Maresciallo Olbrecht-Tyteca (giovane ufficiale già distintosi per determinazione e ferocia in più di un'occasione) i quali, in seguito a un diverbio, intraprendono un'interminabile contesa che li vede padroneggiare ogni tipo di arma, compresa l'eloquenza. Una misteriosa fanciulla, incline a subire inquietanti ma altresì affascinanti metamorfosi da dea a larva e viceversa, dichiara guerra a chiunque e segue gli sviluppi della vicenda pronta a fronteggiare ogni imprevisto con infinita crudeltà e altrettanta ironia.

Una descrizione più dettagliata

Nei cinque tempi dello spettacolo il pubblico assiste a un duello tra due alti ufficiali innescato da un banale diverbio. Ciascuna delle cinque fasi in cui il duello si sviluppa prevede l'impiego di armi differenti e richiama atmosfere legate a stereotipi iconografici e cinematografici.
I due guerrieri coinvolti ricordano a un tratto di avere già vissuto quella stessa esperienza in passato. Non solo. Presto si manifesta in loro la consapevolezza di averla vissuta innumerevoli volte e di essere gli unici ospiti del luogo in cui gli eventi si svolgono. Senza cessare di combattere, i protagonisti iniziano a interrogarsi sul proprio ruolo e la propria identità giungendo, dopo avere formulato diverse ipotesi (marionette, personaggi teatrali, figure ancestrali, ecc.), a sospettare di essere emblemi o addirittura divinità legate alla guerra e al conflitto.
Nelle pause della contesa, mentre i guerrieri cambiano arma e ne saggiano le attitudini offensive in attesa di un nuovo assalto, una affascinante, altera e ironica dea ne commenta le gesta rivolgendosi al pubblico e citando cinque storiche dichiarazioni di guerra (Hitler, Mussolini, Roosevelt, Bin Laden e George W. Bush) attribuendole ai 5 re che nel libro dell'Apocalisse affrontano arroganti Dio presso Armageddon prima dell'inevitabile sconfitta.
L'epilogo vede i guerrieri ribellarsi al proprio ruolo ripetitivo: i due gettano le armi chiedendosi quali conseguenze avrà il proprio gesto.
La dea abbandona allora il proprio "spazio metafisico" e penetra in quello in cui i guerrieri attendono. Allora i tre personaggi rivelano al pubblico la propria identità. Si tratta di Deimos, Phobos ed Enio, rispettivamente i due figli e la moglie (per qualche tradizione sorella) del dio greco della guerra Ares (il Marte dei Romani). I due fratelli chiedono alla madre/zia quali conseguenze abbia avuto per il mondo il fatto di cessare di combattere. Allora Enio descrive in un monologo assai suggestivo un mondo tramutatosi in paradiso, dove non esiste guerra e violenza ma dominano amore, tenerezza, bellezza e armonia. Felici di ciò Deimos e Phobos si aspetterebbero gratitutidine dagli umani immersi per merito loro in una sorta di nuova Età dell'oro. Quando però Enio rivela a Deimos e Phobos non vengono loro tributati onori, offerte e neppure gratitudine, l'irritazione dei figli di Marte è tale da riportarli al ciclo interminabile che da tempo infinito li vincola: il duello viene ripreso e uno dei due, dopo averlo richiesto esplicitamente, viene ucciso dal fratello. A questo punto la dea Enio torna al proprio ruolo consueto e descrive gli esiti nefasti riservati all'umanità dall'interminabile Apocalisse che l'attitudine dei popoli al conflitto non può non rappresentare.

Nota sulla messa in scena. I due guerrieri agiscono lungo due corridoi incrociati che attraversono lo spazio in cui il pubblico è seduto.

Cast
Enio/larva-di-mosca: Francesca Brancato
Colonnello Perelman/Deimos: Claudio Mennuni
Maresciallo Olbrecht-Tyteca/Phobos: Riccardo Barena
Musica: girl in the fridge / little boy blue
Animazioni grafiche: Gabriele Barrocu
Testo, regia e scenografia digitale: Ludovico Polidattilo

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