il sogno di Buttercup - 10 novembre - Alessandria - recensione

Le favole hanno tratti comuni che trasportano in una realtà parallela, priva di un tempo e un luogo definiti. “Il sogno di Buttercup” è ambientato  in un paese di nome Florian, dove i toponimi suonano come la palude del fuoco o la baia dell’anguilla gigante. Buttercup, la donna più bella del secolo, scopre di amare il garzone che la adora e che lei per anni ha ignorato. Sempre nelle favole i grandi amori devono superare ardue prove, sempre c’è un perfido individuo che osteggia il trionfo dell’amore. Il principe Humperdinck rappresenta il male e il sadismo tinto di brama di potere, vuole sposare Buttercup per scopi che nulla hanno a che fare con il sentimento e trama per scatenare la guerra contro il regno vicino. E poi non mancano pirati, briganti, luoghi impervi  dai nomi spaventosi e ostacoli terribili sempre da sormontare.
Laura Bombonato, con l’accompagnamento musicale di Gino Capogna e di Cristiano Tibaldi,  incanta con la sua voce  che trascina in un mondo dove tutto è possibile e dove l’amore non è mai relativo, ma estremo ed essenziale come l’odio e la crudeltà. E’ proprio l’essenza dei sentimenti puri a costituire la forza della favola, una creazione seria e fedele alla natura dei suoi personaggi. Ogni avventura è sottolineata da suoni e rumori prodotti con strumenti musicali che diventano il mezzo per suggerire avvertimenti sinistri, le onde del mare o una marcetta stridente per annunciare le sbagliate nozze tra la bella e il cattivo principe. Su tutto una narrazione che modula tutte le voci dei protagonisti e crea sospensioni drammatiche seguite da momenti incalzanti.
Non c’è uno scontato lieto fine e, anche immaginandolo, potrebbe non essere tale con l’avvento degli anni e dello svanire  della bellezza:  “la vita non è giusta, è solo più decente della morte”.  Ciò che rimane è la meraviglia di ciò che la favola narra sul vero amore, motore dell’esistenza stessa e grande verità, anche quando trasposta nel mondo concreto, dove gli anni e i luoghi sono ben presenti e prosaici.
Una bella storia e un’ottima interpretazione di Laura Bombonato che è riuscita a ricreare un mondo etereo rendendolo concreto e visibile.

Molto pubblico al circolo comunale La Casetta per questo secondo appuntamento della rassegna Settembre, organizzata dalla compagnia teatrale Max Aub . La prossima serata sarà domenica 17 novembre con “Con le tue labbra senza dirlo”, di Paolo Faroni della compagnia Blusclint.   

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